Le catene globali del valore (CGV) si affermano nella prima metà degli anni '90 e sono l'espressione della “nuova globalizzazione”: configurano un modello organizzativo che si basa sulla frammentazione del processo produttivo in singole fasi, allocate in imprese diverse che operano in tutto il mondo.
Il prodotto, in ognuno di questi passaggi, acquisisce un valore, fino a arrivare al prodotto finito e al rispettivo prezzo di vendita.
Nel tempo le catene del valore nel settore agroalimentare hanno assunto forme differenti.
Negli ultimi anni il tema delle conseguenze socio-ambientali generate dalle catene globali del valore ha acquistato sempre più rilevanza, fino a diventare centrale sia nel dibattito accademico che in quello politico istituzionale. In particolare, si è registrata una crescente consapevolezza sulla capacità delle catene globali del valore di creare situazioni di deficit di lavoro dignitoso, soprattutto negli snodi più marginali e periferici sui quali viene scaricata la pressione competitiva.
Un ripensamento delle strategie di regolazione sta conducendo all’adozione di un crescente numero di leggi e di altri strumenti normativi il cui scopo è quello di governare l’attività delle catene globali del valore e mitigare i loro impatti sociali e ambientali.