La Cassazione spiega che al datore di lavoro deve essere concesso il tempo necessario per assumere tutte le informazioni necessarie ai fini della sicurezza e delimita i confini della responsabilità del costruttore di macchinari.

La Cassazione spiega che al datore di lavoro deve essere concesso il tempo necessario per assumere tutte le informazioni necessarie ai fini della sicurezza e delimita i confini della responsabilità del costruttore di macchinari.

di: Avvocato Daniele Zaniolo

Il fatto:
mentre stava sostituendo una bobina di tessuto, un dipendente rimaneva pizzicato con la mano sinistra, protetta da un guanto anticalore, tra i cilindri della calandra in cui andava inserito il tessuto, sicché la mano rimaneva schiacciata con indebolimento permanente dell’organo.
Dall’indagine è emerso che quel macchinario era stato modificato per esigenze produttive ed era stato impiegato per attività diverse da quelle previste dal suo costruttore.
Per il fatto sono stati condannati dai giudici di merito il presidente e amministratore delegato della società in qualità di datore di lavoro per non aver valutato correttamente i rischi, ed il costruttore del macchinario, poiché non era stato provato che la società costruttrice del macchinario non fosse a conoscenza delle modifiche effettuate dall’utilizzatore e non aveva informato l’acquirente dell’importanza di quelle modifiche ai fini della sicurezza.

Con la sentenza n. 33548 del 13 settembre 2022, la Corte di Cassazione, sezione IV penale, ha ritenuto che sia il datore di Lavoro che la Ditta costruttrice del macchinario, contrariamente a quanto affermato dai giudici di merito, dovessero essere assolti, esprimendo un importante e, per certi versi, innovativo principio in tema di responsabilità del datore di lavoro per infortunio occorso ad un dipendente e chiarendo quali sono i confini di responsabilità del costruttore di un macchinario.