Con questo decreto è stato stabilito il procedimento per la definizione dei requisiti di salute e benessere animale, superiori a quelli delle pertinenti norme europee e nazionali, volti a qualificare la gestione del processo di allevamento degli animali destinati alla produzione alimentare, distinti per specie, orientamento produttivo e metodo di allevamento, compresa la gestione delle emissioni nello stabilimento, nell'ambito del "Sistema di qualità nazionale per il benessere animale".
L'adesione al SQNBA è su base volontaria: i criteri e le modalità per l'adesione sono indicati nell'art. 4 del decreto. Nei confronti degli operatori aderenti al SQNBA vengono effettuate delle attività di valutazione (i cui esiti sono resi disponibili al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) da parte di organismi di certificazione.
L'organismo di certificazione che intende operare nell'ambito del SQNBA deve essere accreditato alla norma UNI CEI EN ISO IEC 17065 nella versione in vigore e deve essere iscritto in un elenco tenuto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. E' prevista, nei confronti degli organismi di certificazione, un'attività di vigilanza (attraverso l'organizzazione di audit o ispezioni) svolta dal Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF).
Della fase di commercializzazione degli animali, dei prodotti della produzione primaria e dei prodotti alimentari da essi derivati e dell'etichettatura si occupa l'art. 8 del decreto.
E' invece oggetto dell'art. 9 il Sistema informativo di categorizzazione degli allevamenti in base al rischio - ClassyFarm. Tale sistema informativo del Ministero della salute, gestito dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna (IZSLER) ed integrato nel portale nazionale della veterinaria www.vetinfo.it, definisce la categorizzazione degli allevamenti in base al rischio tramite la raccolta e l'elaborazione delle informazioni inerenti l'attività di autocontrollo e l'attività di sorveglianza svolta dagli operatori.
Il decreto prevede inoltre l'istituzione del Comitato tecnico scientifico benessere animale (CTSBA). I compiti e la composizione del Comitato sono specificati nell'articolo 10.
Sono previsti infine, rispettivamente nell'allegato 1 e 2, i Requisiti degli Organismi di certificazione e del processo di certificazione e i Requisiti per gli Operatori del settore alimentare.